Oratorio rurale (Chiesa SS. Annunziata), di patronato Giuseppe Passameliti, fu eretto nel 1844, come ex voto “sotto l’invocazione della SS. Annunziata”. Secondo la tradizione familiare, il patrono, giovane cerusico e possidente messinese , si salvò dal terremoto (uno dei tanti che sconvolsero la sua città) correndo verso il mare. Appena giunto al porto, sconvolto dalle continue scosse, con la casa distrutta e la madre morta sotto le macerie, salì sulla prima nave in partenza, per abbandonare Messina ed emigrare altrove.
Il quadro dell’Annunziata e la chiesa
Appena a bordo, rinfrancato dallo shock, realizzò di avere con sé il quadro dell’Annunziata e si ricordò, di essere sopravvissuto perché, al momento del crollo, era tornato indietro per mettere in salvo la preziosa immagine. Fece allora voto solenne che si sarebbe stabilito dove la nave si fosse fermata, e avrebbe edificato una chiesa in onore della Madonna. Il caso volle che fosse un brigantino riese.
Fu così che Giuseppe si stabilì alla Piaggia e con il gruzzolo messo in salvo, partecipò attivamente allo frenetica crescita economica ed urbanistica che stava vivendo il paese di Rio Marina, e quando ne ebbe la possibilità, edificò la chiesa SS. Annunziata (Rio Marina)
Il crollo del tetto
Con l’estendersi dell’attività estrattiva (minerali di ferro), la chiesetta fu circondata dai cantieri e gravemente lesionata dalle mine, fino a subire il crollo del tetto e di parte dei muri portanti.
L’oratorio è rimasto per decenni, in stato di abbandono e di gravissimo degrado , finché una discendente del pio messinese, Natalia Carletti Giannoni, decise di devolverlo ad un Comitato – costituito su iniziativa del Sindaco, On. Bosi, affinché ne curasse il risanamento. La Chiesa, completamente restaurata e passata in proprietà al Comune, è stata inaugurata il 1° Maggio del 2009.
Veduta esterna 360° della Chiesa SS. Annunziata Rio Marina
Come raggiungere Chiesa SS. Annunziata (Rio Marina)
La chiesa di SS. Annunziata si trova nella parte sovrastante il paese di Rio Marina, adiacente alla vecchia miniera, adesso Parco Minerario dell‘Isola d’Elba.