Il granito dell’Elba uso negli ambiti più disparati
Il granito e il suo uso negli ambiti più disparati percorrono gran parte della storia antica dell’isola. Conci e bozze li troviamo già impiegati i tempi lontanissimi, addirittura preistorici.
Di granito sono le pietre lavorate, utilizzate nelle tombe delle Piane delle Sughera e di Moncione (4.500/3.500 anni fa); di granito sono i blocchi sagomati che 3.400-3.200 anni or sono connotavano la base delle abitazioni di Monte Giove.







Estrazione del granito dall’epoca romana
Uno dei momenti di più intensa utilizzazione del granito dell’Elba, fu l’epoca romana, allorchè i giacimenti S. Piero, Cavoli, Seccheto, Vallebuia, Pomonte, si trasformarono in un cantiere plurimo ed esteso.
Nel versante meridionale del Monte Capanne, da S. Piero a Pomonte, si possomo ammirare cave antiche di granito ed un numero elevato di manufatti semilavorati (colonne, labra, altari, sarcofagi etc) che costituiscono un vero e proprio museo a cielo aperto, purtroppo non valorizzato in modo adeguato.
Fra le sculture spicca per importanza storica-archeologica un’ara del I-III secolo d.C.
Le vie del granito è un insieme di itinerari minori che si snodano a sud delle vie dei pastori e a nord di Seccheto e Cavoli, consentono di visitare oltre ad alcuni manufatti in granito anche l’area archeologica ubicata in località Sughera.